CYBERSEX, I GIOVANI E IL SESSO 2.0
Esplorare il mondo del cybersesso, tra innovazione tecnologica e rischi di dipendenza: un fenomeno in crescita che intreccia anonimato, desiderio e nuove dinamiche sociali.
In questo articolo parliamo di:
COSA SI INTENDE PER CYBERSESSO
Il Cybersesso (dall’inglese Cybersex) consiste nella pratica sessuale in cui due o più individui sono messi in collegamento tramite una rete informatica quindi, fondamentalmente, nel consumo di un rapporto “fisico” effettuato a distanza e tramite il supporto di mezzi audiovisivi, come computer o smartphone. Può essere inteso sia come una pratica messa in atto da persone che hanno già una relazione preesistente, che cioè sono legate sentimentalmente ma sono separate geograficamente, sia tra individui che non si conoscono. In quest’ultimo caso può essere prevista anche una transazione economica tra i partecipanti se uno di questi è un professionista che, per, lavoro propone intrattenimento per adulti.
Il Cybersesso, essendo legato alla tecnologia, è una pratica moderna in quanto i supporti che utilizza non esistevano, o non erano così tanto diffusi, fino a qualche decennio fa. Infatti, grazie alla tecnologia i partecipanti posso effettuare scambi di messaggi tramite chat istantanee, oppure scambiarsi immagini dal contenuto erotico o, ancora, potersi vedere in tempo reale grazie all’utilizzo di webcam o fotocamere. Esistono infatti servizi dedicati come IRC (Internet Relay Chat) o siti di incontri, che garantiscono la possibilità di interazioni in tempo reale tra persone che desiderano entrare in contatto per poter condividere e mettere in pratica gli stessi interessi o fantasie erotiche.
Infine, è importante sottolineare che le attività svolte durante queste sessioni sono protette da anonimato per garantire la libera partecipazione degli individui interessati senza dover esporre la propria privacy e mantenerne segreto il coinvolgimento.
Questa definizione di Cybersex si può però allargare, se per cybersesso si intende anche la fruizione di contenuti preconfezionati presenti su alcuni siti per adulti che propongono video hard prodotti da attori professionisti o da inserzionisti amatoriali, siti che propongono anche piani di abbonamento per poter fruire di tutti i contenuti che la piattaforma mette a disposizione.
Pertanto, questo fenomeno abbraccia una fenomenologia di pratiche piuttosto ampia che è, ormai, parte della nostra società. Molti individui, infatti, hanno avuto almeno un contatto nel corso della loro vita con questo mondo, sia che si tratti di partecipazione ad incontri in tempo reale o la fruizione di materiale pornografico presente sui siti che fanno parte di questa galassia.
CHI ACCEDE A CONTENUTI DI CYBERSESSO
Il fenomeno del consumo di materiale per adulti su internet è un’esperienza trasversale, sia per genere che per età. Si tratta di frequentazioni che rappresentano una parte importante del traffico giornaliero di internet, con tutto ciò che ne può conseguire. Sono, infatti, noti casi ci dipendenza da cybersex da parte di utenti che rimangono invischiati in comportamenti compulsivi verso le piattaforme dove poter vivere queste esperienze: si tratta di comportamenti ormai riconosciuti a pieno titolo come parte della più ampia categoria della dipendenza da internet (Griffiths, M. D., 2011).
Uno studio franco-israeliano del 2015 aveva evidenziato ulteriori sfumature nelle differenze di genere relative al cybersex: i maschi infatti mostravano un maggior desiderio di fruire di contenuti porrnografici sottoforma di video e foto, mentre nel genere femminile appariva più marcato l’interesse nell’utilizzare attività sessuali interattive. condividendole con i partner e non vivendole in privato come invece tendevano a fare i maschi (Weinstein AM. Front Psychiatry, 2015)
Un’indagine più recente e approfondita ha consentito di definire con maggiore chiarezza le inclinazioni e le preferenze relative al cybersex, riportando dati circa la differenza di genere piuttosto sorprendenti. Uno dei principali siti del settore ha infatti divulgato un report chiarendo come il pubblico femminile abbia addirittura superato quello maschile in alcune regioni del mondo. Se prendiamo come riferimento l’età, dal report emerge poi come la media degli utenti abbia 37 anni, con la maggior parte degli accessi che avviene da parte di chi ha un’età compresa tra i 18 e i 34 anni, di cui quelli compresi tra i 18 e i 24 anni rappresentano il 27% del traffico totale registrato durante il 2023 (Pinna L., lorenzopinna.it, 2023).
In questo senso possiamo, quindi, trarre la conclusione che il fenomeno del consumo di materiale per adulti su internet sia a tutti gli effetti un’esperienza trasversale, sia per genere che per età, e che questo genere di frequentazioni rappresentano una parte importante del traffico giornaliero di internet, con tutto ciò che ne può conseguire. Sono, infatti tutt’altro che infrequenti casi di dipendenza da cybersex da parte di utenti che rimangono invischiati in comportamenti compulsivi verso queste piattaforme. Tali comportamenti sono ormai riconosciuti come parte della più ampia categoria della dipendenza da internet (Griffiths, M. D., 2011) ed quindi quantomeno interessante dare uno sguardo a questo fenomeno per conoscerlo e comprenderlo.
COS’È DAVVERO UNA DIPENDENZA?
Per quel che riguarda la definizione in senso stretto, una dipendenza è descritta come una alterazione del comportamento da parte di una persona che la porta a reiterare azioni alla ricerca di sostanze o attività, nonostante ne sia ormai evidente la dannosità. Questo concetto nasce in origine in relazione all’abuso di sostanze stupefacenti o farmaci, ma ha poi integrato anche quelle che vengono definite come dipendenze comportamentali.
Ecco allora che con uno sguardo più approfondito possiamo rilevare comportamenti di dipendenza che riguardano per esempio il lavoro, il gioco d’azzardo, internet e i social media, lo sport e, ovviamente, la pornografia. E ce ne sono molte altre.
Le possibili dipendenze, possiamo dirlo, sono praticamente ovunque attorno a noi e possono coinvolgere quasi ogni ambito della quotidianità.
Al momento non siamo ancora in grado di spiegare quali siano tutti i meccanismi che stanno alla base di una predisposizione alle dipendenze di un particolare individuo; sappiamo che sono coinvolte alcune aree cerebrali deputate alle motivazione e al rinforzo, ma ci sono probabilmente anche elementi legati alla sfera biologica e genetica della persona e, infine, certamente anche condizioni sociali, culturali e psicologiche che giocano un ruolo fondamentale (Gruppo San Donato, 2024).
IL CYBERSEX E LA DIPENDENZA
Come detto, la rete propone diverse modalità attraverso le quali gli utenti possono approcciarsi a contenuti sessuali. Dalla pornografia online, comprendente anche lo scambio di materiale esplicito, allo scambio di questo materiale in tempo reale tra due utenti (veri e propri rapporti sessuali a distanza), fino ai software multimediali (Delmonico, D.L., 1997).
Se questi rapporti hanno luogo nei limiti del rispetto della legge, e sono compiuti da persone maggiorenni consenzienti sono da considerarsi comunque leciti. Nonostante ciò, può succedere che, anche all’interno dell’ambito legale, alcuni di questi utenti manifestino comportamenti non considerabili come sani e salutari. È questo il caso, appunto, della dipendenza da Cybersex, che può portare ad una serie di problemi ed interferenze con il buon funzionamento della vita reale come accade per tutte le dipendenze.
A questo punto allora, è necessario interrogarsi sulle possibili cause che portano a questo comportamento di abuso. Uno studio ha individuato quattro possibili aree del comportamento e del pensiero di un individuo che potrebbero concorrere ad alimentare questo stato di dipendenza: l’isolamento, le fantasie sessuali, l’anonimato e il basso costo dei servizi che permettono questi rapporti. Lo studio propone anche un modello di utente medio che potrebbe diventare un candidato nel manifestare questo tipo di dipendenza, individuandolo in un uomo sposato, magari con figli, con un lavoro non soddisfacente ed un rapporto altrettanto altalenante con la consorte e che, però, ha a disposizione per un certo orario del giorno una connessione sicura e riservata (come una stanza della casa i cui ripararsi, ad esempio a notte fonda). Tramite la rete potrà, quindi, ricercare una persona che condivida le sue stesse fantasie e con essa potrà ottenere la soddisfazione di quelle pulsioni che non può esplicitare nella sua vita reale, a volte formando una vera e propria relazione parallela a quella “ufficiale”, con nessuna connotazione sentimentale (Delmonico, D.L., 1997).
È pertanto possibile che, in una situazione come quella descritta, un individuo trovi in queste sessioni un senso tale di soddisfazione e liberazione da creare un rinforzo a perpetrare questo comportamento ancora e ancora, giorno dopo giorno, fino a diventarne dipendente e a sacrificare a questi momenti ore di riposo o di socialità con la propria famiglia. Ecco che, in questo senso, la dipendenza da Cybersex può arrivare ad interferire con la vita reale, prendendo per esempio il posto dei momenti di intimità con la propria moglie/compagna e rischiando di creare una crepa insanabile nella coppia.
IL RUOLO DI INTERNET NELLA DIPENDENZA DA CYBERSEX
Internet è stata, indubitabilmente, un’innovazione straordinaria per tutta l’umanità: grazie ad essa lo scambio di idee, documenti e informazioni ha raggiunto una velocità e una capillarità che era pressoché impensabile fino a qualche anno prima della sua implementazione. Se, però, all’inizio internet era appannaggio di pochi enti di una certa importanza o al massimo di qualche utente privato dalle facoltà economiche non indifferenti col passare degli anni, come succede per quasi tutte le tecnologie, anche l’approccio alla rete è diventato man mano più popolare grazie a dispositivi che potevano essere installati a casa di chiunque e dal prezzo sempre più abbordabile.
Tuttavia, se da una parte questo ha portato a indiscutibili vantaggi, per esempio nel campo della ricerca o dell’informazione, dall’altra ha aperto la porta su un universo di informazioni vastissimo e in cui il controllo delle stesse diventa un’impresa titanica. Le possibilità di accedere a una moltitudine di contenuti diversi si sono moltiplicate per qualsiasi utente all’improvviso e questo ha portato anche a lati negativi. Si badi bene, non c’è la volontà di giudicare in maniera negativa la pornografia in sé sebbene si parli di fenomeni che si registrano in questo ambito, quanto dell’abuso della stessa che diventa negativo, alla stregua dell’abuso di qualsiasi altra cosa.
La facilità di accesso, il basso costo e l’anonimato sono fattori determinanti nello spingere alcune persone a cercare con sempre più frequenza lo scambio di materiale esplicito attraverso le chatroom di cybersex. Per alcuni, queste frequentazioni online potrebbero servire come elemento complementare alla loro vita sessuale nel mondo reale, ma per altri queste potrebbero diventare un vero e proprio surrogato nelle interazioni nella vita reale, diventando potenzialmente un fattore di rischio per sviluppare dipendenza. Concettualmente, la dipendenza da Cybersex si può interpretare come fosse la risultante di un’intersezione tra la dipendenza da internet e la dipendenza da sesso, tanto che in letteratura non pare esistere una netta linea di separazione tra queste due psicopatologie (Griffiths, M. D., 2011).
Una review condotta circa un decennio fa (Griffiths, M. D., 2011) ha individuato diversi studi, sia quantitativi che qualitativi svolti nei paesi occidentali, che convergevano nel confermare che l’intraprendere comportamenti di stampo sessuale su piattaforme on line, portati avanti con una certa frequenza, aveva prodotto lo sviluppo di una dipendenza da cybersex. Dipendenza che, come visto, può portare a una serie di conseguenze negative nella vita privata di queste persone. Proprio per questo, lo studio conclude con un appello alla comunità scientifica nel concentrare gli sforzi futuri per individuare attraverso la ricerca lo status esatto di questa patologia, come una sottocategoria a parte della più generale dipendenza da internet.
CONCLUSIONI
Individuare i segni caratteristici di una dipendenza da cybersex può consentire un giusto inquadramento della stessa e, di conseguenza, consentire il riconoscimento precoce di quelli che ne rappresentano i fattori scatenanti. Individuare il prima possibile i segni della patologia permette un intervento tempestivo ed efficacie, poichè nelle fasi preliminari della dipendenza c’è anche più probabilità che l’individuo non abbia ancora riportato ripercussioni insanabili nella vita privata.
Internet è certamente una risorsa preziosa ed è, d’altro canto, impensabile al giorno d’oggi potersene completamente estraniare: già dalle scuole primarie alcune comunicazioni didattiche viaggiano attraverso questo mezzo che, ormai, fa stabilmente parte delle nostre vite.
Certamente è comprensibile la preoccupazione di chi vede in questi ambienti un pericolo per i propri cari e, se si è genitori, per i propri figli. In questi casi, come sempre, la regola migliore e sempre quella della buona comunicazione piuttosto che del mero e solo controllo. Gli accessi ad internet, infatti, sono così capillari e facili da raggiungere che è praticamente impossibile impedire l’uso della rete da un individuo, oltretutto se maggiorenne, che intenda farlo.
È più efficace, allora, stabilire una connessione basata sulla fiducia, che ci permetta di cogliere segni che si nascondono nelle parole e nei comportamenti di una persona che, proprio grazie al rapporto di fiducia che abbiamo coltivato, conosciamo più profondamente. In questo modo sarà possibile affrontare insieme un’eventuale difficoltà, che emergerà più facilmente in questo contesto comunicativo. Infine, sarà anche più semplice parlare della possibilità di ricorrere ad una figura professionale che possa sostenere e guidare il processo di emancipazione dalla dipendenza che è stata generata.
Fonti di riferimento
Diletta Parlangeli, 2015, Chi consuma più porno nel mondo? https://www.wired.it/internet/web/2015/03/25/consuma-porno-nel-mondo/
Griffiths, M. D. (2011). Internet sex addiction: A review of empirical research. Addiction Research & Theory, 20(2), 111–124. https://doi.org/10.3109/16066359.2011.588351
Gruppo San Donato, 2024, Dipendenze: cosa sono e come di curano
https://www.grupposandonato.it/campagne/dipendenze-cosa-sono-come-si-trattano#:~:text=Con%20il%20termine%20%E2%80%9Cdipendenza%E2%80%9D%20si,evidenza%20che%20queste%20siano%20dannose.
Pinna Lorenzo, 2024, Pornhub e Utenti nel 2024. Tutti i dati spiegati bene https://www.lorenzopinna.it/pornhub-analisi-utenti-comportamenti-2024/