Funzionamento sociale nella depressione e nella schizofrenia: obiettivi del trattamento tra evidenze attuali, limiti e prospettive.
Giorgio Pigato
Giorgio Pigato
Beatrice Bortolato
La disfunzione cognitiva nel disturbo depressivo rappresenta un predittore negativo per il funzionamento socio-relazionale e occupazionale, e spesso persiste anche nella fase di remissione della sintomatologia depressiva. Il suo impatto sul livello di funzionamento deve essere quindi valutato dai clinici e affrontato con l’impiego di strategie mirate.
F. Perrini, L. Tomassini, S. De Persis, I. Cuomo, R. Porrari, A. Valle, E. Amici, S. De Filippis
Questo studio investiga la relazione tra specifiche caratteristiche temperamentali, età d’esordio psichiatrico e presenza di un Disturbo da Uso di Sostanze. Nello specifico, gli autori mostrano che determinati tratti temperamentali possono rappresentare dei fattori di vulnerabilità per un esordio psichiatrico precoce e per la presenza di un Disturbo da Uso di Sostanze.
E. Amici, F. Perrini, L. Telesforo, L. Penna, S. De Filippis
Questo studio pilota ha valutato la globalità del cambiamento nei pazienti con disturbo psicotico e di personalità dopo trattamento residenziale nella comunità terapeutica riabilitativa, esaminando le modificazioni psicopatologiche, cognitive, della qualità della vita, di personalità e di funzionamento globale.
Claudio Vampini
Francesco Nifosì
La paziente descritta in questo caso clinico è una donna lavoratrice, obesa, che ha avuto un episodio depressivo maggiore; dopo 3 mesi di trattamento con vortioxetina la paziente mostra un miglioramento della sintomatologia e il raggiungimento di un ottimale equilibrio clinico.
Francesco Nifosì
Caso clinico di una donna in pensione, che ha da un anno perso il marito. Le viene diagnosticato un episodio di depressione maggiore con disturbo d’ansia generalizzata ed inizia il trattamento con vortioxetina, che porta dopo tre mesi ad una risoluzione del quadro sindromico e alla ripresa delle attività quotidiane.
Marco Solmi
L’autore presenta il caso clinico di una donna con un primo episodio depressivo moderato e peggioramento delle funzioni cognitive, in particolare memoria e attenzione, che ha portato al suo licenziamento; il trattamento con vortioxetina ha permesso un lento ma progressivo miglioramento dei sintomi.
Mara Campeol, Tommaso Toffanin
Un paziente in pensione con singolo episodio di depressione maggiore caratterizzato da disfunzione cognitiva viene trattato con vortioxetina che porta ad una significativa riduzione dei sintomi e al recupero degli interessi personali e relazionali.
Leonardo Zaninotto, Marco Solmi
Gli autori presentano una metanalisi di studi che confrontano la performance cognitiva di soggetti con depressione melancolica unipolare rispetto a soggetti con depressione non melancolica, con lo scopo di identificare un profilo cognitivo specifico.
Sergio De Filippis
Marco Alessandrini
In questo caso clinico l’autore presenta un giovane paziente con diagnosi di schizofrenia paranoide trattato con aripiprazolo long acting, che, migliorando significativamente i sintomi positivi e negativi, ha permesso una buona ripresa cognitiva e reso possibili gli interventi psicosociali.
Marco Alessandrini
Il caso clinico di una giovane donna affetta da schizofrenia mostra come una efficace terapia farmacologica con aripiprazolo long acting consenta di affiancare trattamenti psicosociali, determinando un recupero di benessere soggettivo e di qualità di vita.
Francesco Pompei
Viene presentato il caso clinico di un giovane universitario con schizofrenia paranoide che, grazie all’inserimento di aripiprazolo long acting nella terapia, ha ottenuto una completa remissione della sintomatologia psicotica con miglioramento anche delle funzioni cognitive.
Francesco Pompei
Questo caso clinico di una donna affetta da schizofrenia mostra come il passaggio alla terapia con aripiprazolo in formulazione “long acting” ha permesso di raggiungere una più duratura remissione sintomatologica, un miglioramento delle relazioni familiari e la ripresa di un’attività lavorativa.
Antonio Zarrillo
Un giovane adulto, affetto da schizofrenia paranoide caratterizzata da irrequietezza, appiattimento emotivo e isolamento sociale, passa al trattamento con aripiprazolo long acting ottenendo un miglioramento della sintomatologia e del benessere generale.
Antonio Zarrillo
In questo caso clinico una donna adulta con schizofrenia inizia il trattamento con aripiprazolo long acting, che porta ad un miglioramento dei sintomi psicotici e alla ripresa del tono dell’umore e delle relazioni sociali.